martedì 29 maggio 2012

Il terremoto, Ostiglia e la centrale nucleare

Stamattina ero sul divano a guardarmi Rai News 24 (alle 9 a casa davanti alla TV vi indignerete voi? calma, sono ancora universitario, me lo posso permettere!) quando avverto come una vibrazione. Alzo gli occhi e vedo il lampadario che dondola vistosamente. Fuori, le campane a vento che ho appeso davanti alla portafinestra fanno un rumore infernale, ma non c'è un filo di vento. Dura solo una manciata di secondi, e non è stato più forte - in paragone - del trillo del mio cellulare quando lo metto in silenzioso, ma capisco subito cosa è successo.  Il terremoto.
Se anche non ci fossi arrivato, ci pensa subito la giornalista: "Ci comunicano che una potente scossa tellurica si è abbattuta nel nord Italia, con epicentro sempre in Emilia Romagna..." Beh, dopo un paio di telefonate alla famiglia e un paio di clic del mouse sul pc che nel frattempo avevo acceso, mi capita sotto gli occhi - è passata circa un'ora - un nome, Ostiglia.
Torniamo indietro di un annetto. Vi ricorderete quando, a metà maggio 2011, un bel po' di gente venne chiamata, oltrechè per la tornata elettorale di parecchi comuni, a esprimere la propria opinione per una serie di referendum uno più scellerato dell'altro - legittimo impedimento, privatizzazione dell'acqua, ecc - giusto? Ecco, tra quelli ce n'era uno, particolarmente sponsorizzato dal ministro Romani e di rimbalzo dal Nano da Giardino, che suscitò il NO più secco dell'opinione pubblica: il quesito sull'energia nucleare. All'epoca collaboravo con un altro blog, e mi venne lo schiribizzo, a poche settimane dal voto, di esprimere il mio giudizio in proposito. Poi, alla fine, l'articolo che avevo preparato finì nel dimenticatoio e rimase come documento word... almeno fino ad oggi.
... sembra che quella di costruire le centrali nucleari sia il nuovo cavallo di battaglia di questo maledetto governo, come se non avessimo già abbastanza problemi! [...] Poi neanche a 100 km da dove abito ne vogliono costruire una: o a Caorso, in Emilia ma a uno sputo dalla provincia di Lodi, su cui già si trova - per fortuna non a regime - la più bella e recente centrale italiana (parola del min. Romani), oppure  a Sermide/Ostiglia [...]
Ecco, sapere che oggi, a distanza di poco più di un anno, proprio in quella zona un terremoto di quasi 6 gradi della scala Richter ha raso praticamente al suolo buona parte della piccola cittadina di Ostiglia, mi vengono i brividi.
Mi piacerebbe proprio sapere - ma anche no - cosa sarebbe successo in questa giornata se quella centrale fosse stata in funzione. Probabilmente nulla, dopotutto quella di Fukushima ha resistito ad una catastrofe ben peggiore, ma - dico io - chi è stato quel burlone che a suo tempo aveva indicato quella zona come non sismica?

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